L’associazione territoriale formata da Federottica Torino e Federottica Cuneo, attraverso il suo referente Fabio Cazzadore, si è attivata nella raccolta fondi “Mamma+bambino” per aiutare, a Rivne, nella parte occidentale del Paese, la popolazione in fuga dalle bombe. Il progetto è di coinvolgere tutti gli ottici di Federottica, strutturare e coordinare quest’iniziativa e allargarla sul territorio nazionale.
Un aiuto concreto per aiutare la popolazione ucraina in fuga dalle città. È l’impegno che si è assunto Federottica Piemonte e il suo referente, Fabio Cazzadore, toccato in prima persona dalla tragedia che si sta consumando nel conflitto in Ucraina. Ha parenti e amici laggiù in quanto la moglie è ucraina e, per questo, è riuscito ad attivare un contatto diretto con la città di Rivne, distante circa 200 km da Leopoli (Lviv), nell’area occidentale del Paese. È una zona apparentemente più distante dal conflitto, sebbene colpita da bombardamenti negli ultimi giorni, ed è l’area in cui, fin dall’inizio del conflitto, convergono le decine di migliaia di persona in fuga dalle città dell’Est, del Sud e dalla capitale Kiev.
«A Rivne – racconta Cazzadore a Federottica.org – abbiamo un contatto con un nostro amico che si chiama Pasha, un avvocato, che ha adibito lo studio legale a punto di raccolta e smistamento di aiuti umanitari da poter dare alle persone. È nata un’iniziativa spontanea in cui le persone prima si sono adoperate a portare gli aiuti e poi si sono messe a disposizione, dalla mattina alla sera, e si sono auto-organizzate per dare supporto alle persone che arrivano: principalmente donne con bambini o adolescenti, donne incinte, anziani, le persone più fragili. Gli uomini, in questo momento, sono impegnati in azioni militari e di controllo sul territorio. Hanno chiamato, infatti, l’iniziativa “Mamma+bambino” e si coordinano attraverso l’omonimo canale Telegram, in cui comunicano e mostrano ciò che viene fatto con gli aiuti sul posto».
Per poter dare un aiuto concreto, Cazzadore si è attivato cercando di capire cosa e come fare. «Mandare tonnellate di merce, in questo momento, è un problema oltre che un costo, perché non hai la certezza che arrivi lì perché le spedizioni sono affidate a piccoli spedizionieri che facevano avanti e indietro con l’Ucraina, ma ora hanno problemi a entrare nelle città per questioni di sicurezza. Ha molto più senso mandare denaro direttamente e noi, per fortuna, abbiamo un canale diretto con queste persone».
Prima ha verificato che l’invio diretto di denaro con bonifico non garantisce l’arrivo intero dell’importo, «ho provato a fare un bonifico – sottolinea – di piccola entità, per capire cosa arrivasse laggiù. Di 33,60 euro inviati (20 euro più il costo bonifico di 13,60) dall’Italia all’Ucraina, loro hanno ricevuto 8 euro», poi insieme ai coordinatori dell’iniziativa ha verificato che il canale Western Union è più rapido, sicuro e garantisce che arriva a destinazione l’intero importo, a disposizione dei volontari di Rivne che riescono ad acquistare generi di prima necessità per tutta la popolazione in fuga e in transito verso occidente.
L’impegno degli associati Federottica
Cazzadore si è, quindi, attivato attraverso gli associati per contribuire agli aiuti. «Come Federottica Piemonte raccogliamo i soldi che vengono bonificati sul conto corrente dell’associazione territoriale – precisa – e provvediamo a inviarli tramite Western Union, con ricevuta. Tramite i centri ottici, che forniscono le coordinate bancarie al proprio pubblico, le persone possono inviare direttamente sul nostro conto corrente il loro contributo (Federottica Torino, IBAN IT72R0200801104000102180862, causale “contributo pro Ucraina” o “aiuti umanitari per l’Ucraina”).
Abbiamo pensato che il modo migliore per coinvolgere gli ottici sia questo e, al momento, in una sola settimana abbiamo raccolto già 3mila euro. È una situazione drammatica, purtroppo in crescendo, e avere un filo diretto con loro, in questo momento è un’occasione più unica che rara. Tutto viene speso in loco dalle persone ed è finalizzato esclusivamente alla sopravvivenza della popolazione con particolare attenzione di donne e bambini.
Al momento gli ottici si basano sul passaparola con il proprio pubblico che chiede cosa può fare, l’indicazione è di fare il bonifico direttamente all’associazione. Cazzadore aggiunge poi che «l’idea è di coinvolgere tutti gli ottici di Federottica, strutturare e coordinare quest’iniziativa e allargarla sul territorio. Al momento sono circa 16 i colleghi di Torino e Cuneo che hanno aderito, ma il numero e le donazioni sono già in aumento». I colleghi piemontesi sono in stretto contatto con il presidente nazionale di Federottica, Andrea Afragoli, per sviluppare maggiormente l’iniziativa e e ampliarla il più possibile.
Una sensibilità profonda di fronte a un dramma che non cesserà con la fine – si spera il prima possibile – delle ostilità, ma che purtroppo rischia di essere lunga per i tanti, troppi danni causati dal conflitto. «È una situazione che non si comprende mai appieno – conclude – finché non ci sei dentro, posso dire che giusto un paio di giorni fa sono arrivati a Rivne un centinaio di bambini orfani, non da un orfanotrofio, orfani… Questa è la dimensione del dramma. E lì non c’è un’assistenza pubblica, non c’è più lo Stato. Ci sono solo le persone».
(Nella foto, alcuni degli aiuti raccolti da “Mamma+bambino” a Rivne. Fonte Telegram)