Durante l’incontro con l’industria del 4 novembre, l’associazione AssoCert.O – nata per sviluppare e valorizzare Cert.O, il programma di certificazione della qualità dedicato ai centri ottici indipendenti – ha annunciato la sua volontà di trasformarsi in una Fondazione dal nome significativo: “Amici per la Vista”. Tra gli obiettivi figurano la promozione del benessere visivo, la collaborazione tra professionalità e il sostegno alla ricerca scientifica.
Il nuovo ente, che farà parte del Terzo Settore «svolgerà un proprio percorso autonomo e indipendente rispetto a Cert.O – si legge nella nota dell’associazione –, dando però l’opportunità ai centri ottici certificati di essere coinvolti in attività di carattere sociale, insieme ad altri attori della filiera quali oculisti e aziende». A tale proposito, «potranno altresì svilupparsi interessanti sinergie in ambito formativo e nella definizione di nuovi servizi destinati agli utenti finali».
La Fondazione “Amici per la Vista” «sarà un Ente autonomo del Terzo Settore e avrà un capitale inizialmente donato da Vision Group e naturalmente aperto ad altre organizzazioni. Il Board – continua la nota – sarà composto da membri in rappresentanza di Vision Group, ottici indipendenti certificati Cert.O, aziende partner Cert.O, e medici oculisti».
Tra gli obiettivi della nuova Fondazione figurano quelli di: «promuovere il benessere visivo, comunicare l’importanza della prevenzione, sostenere la ricerca scientifica, realizzare iniziative di screening, intraprendere iniziative sociali e umanitarie in Italia ed all’estero, promuovere la collaborazione tra i professionisti del settore a tutela del consumatore favorendo il dialogo tra oculisti, ortottisti, ottici, optometristi e ottici. Infine, valorizzare e sostenere la crescita dei centri ottici grazie alla qualità professionale riconosciuta dalla certificazione Cert.O». Inoltre, «la rete di oltre 800 centri ottici certificati Cert.O presenti sul territorio nazionale e le attività promosse dalla Fondazione Amici per la Vista potranno concretamente dare vita a interessanti progetti – conclude la nota – tesi a valorizzare le professionalità dell’intera filiera».