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Federottica Trento: la solidarietà veste un paio di occhiali da vista

Prosegue, con alcune novità, il progetto “Beneficenza occhiali solidali” l’iniziativa della territoriale trentina, in collaborazione con la Caritas locale, che si prefigge di fornire aiuto e sostegno per la fornitura di occhiali da vista alle persone fragili.

Gli scossoni della pandemia e, da ultimo, il conflitto in Ucraina stanno alimentando l’evolversi delle povertà e delle disuguaglianze nel nostro paese, con evidenti differenze territoriali.

Lo sanno bene gli operatori della Caritas, che con i loro Centri di ascolto ricevono numerose richieste di aiuto da parte di persone precipitate loro malgrado nell’indigenza, spesso sono persone fragili, come anziani e bambini. Persone costrette a rinunciare a tutto, anche alle cure per la loro salute, compresa quella visiva.

All’emergenza della povertà ha risposto – non da oggi – Federottica Trento, che insieme alla Caritas locale sta portando avanti, integrandolo, un progetto di beneficenza per donare occhiali da vista alle persone fragili. «L’iniziativa è partita nel 2014 – spiega a Ottica Italiana Angela Francesca Montani, ottico optometrista e responsabile del progetto – per poi rinnovarsi e proseguire ogni anno in base alle richieste che giungono ai Centri di ascolto della Caritas locale, che ha il compito di selezionare e verificare i requisiti delle persone richiedenti aiuto e sostegno. È un progetto che richiede una grande sinergia tra la nostra categoria e gli operatori della Caritas – continua Montani -, ed è regolato da un protocollo fisso che va rispettato». La Caritas, infatti, ha il compito della presa in carico dell’utente, quest’ultimo dev’essere in possesso di prescrizione medica, certificato di esenzione e in regola con i requisiti richiesti.

«Solo dopo la Caritas ci contatta per recarci nei loro centri: qui, arriviamo con al seguito alcune montature e una serie di lenti, materiale donato dagli ottici o che acquistiamo dalle aziende. Dopo avere fatto provare all’utente la montatura e scelto la lente più adatta alle sue esigenze visive, procediamo a donare l’occhiale da vista finito». Da quando è partita l’iniziativa, gli occhiali donati sono aumentati in base alla richiesta e all’acutizzarsi della crisi, passando dai circa 20-30 pezzi all’anno agli oltre 35 pezzi, evadendo sempre le richieste.

«È una iniziativa lodevole – sottolinea Sergio Prezzi, presidente di Federottica Trento -, soprattutto nei confronti di persone che si trovano in difficoltà economica e che necessitano di un aiuto concreto. Cerchiamo di fornire un servizio che completa la visione etica e sociale che fa parte della nostra professione». Oggi il progetto si arricchisce con una iniziativa di sensibilizzazione, «in particolare rivolta ai più piccoli – aggiunge ancora la professionista trentina – per ricordare loro di trattare bene il proprio occhiale e quando sarà il momento di dismetterlo, di riportarlo in negozio o alla Caritas, dove sarà sanificato e sistemato, per essere donato a chi ne ha bisogno».

Una rete di professionisti dal grande cuore, per aiutare le persone in difficoltà a tornare a “guardare” il mondo con ottimismo. «Un gruppo di lavoro composto da ottici quali Patrizia Oliana e Marco Cattoni per la zona di Tione Ponte Arche, e da ieri anche Natascia Braus per la zona di Riva del Garda e Arco – conclude Angela Francesca Montani -. Grazie anche a Ottica Prezzi e Studio Ottico Denicolò per aver inviato delle nuove e bellissime montature, che abbiamo diviso in base alle necessità del gruppo di lavoro, e a Patrizio Tonini per le molte lenti che non usava più».

Dario Andriolo

UM 05/29/2023