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A Bari proficuo confronto multidisciplinare sulla prescrizione della lente positiva

È stato un bel momento di aggiornamento, confronto e riflessione multidisciplinare, che si è tenuto domenica 26 marzo all’Hotel Parco dei Principi, organizzato da Federottica Bari Bat.

Al centro del congresso barese, tradizionale appuntamento che coinvolge le diverse professionalità che si occupano di salvaguardia della vista e del benessere visivo, c’era il tema “Prescrizione della lente positiva. Prevenzione, compensazione e correzione dalla prima alla terza età”.
«Siamo molto soddisfatti dell’esito del nostro congresso – dichiara a Ottica Italiana il presidente di Bari Bat, Michele Schirone –, la partecipazione è stata sicuramente buona, nonostante la concomitanza con altri eventi, e abbiamo rilevato una notevole rappresentanza di giovani e studenti, il che ci fa ben sperare perché sono il futuro della professione. Dal punto di vista degli interventi, abbiamo ospitato professionisti e relazioni di alto livello, con ottimi contenuti scientifici, che hanno coinvolto e interessato la platea. Il simposio ha certamente confermato il suo carattere multidisciplinare con la presenza attiva di ottici optometristi, oculisti e ortottisti».
La giornata si è aperta con i saluti da parte del presidente di Federottica Bari Bat e della professoressa Cristiana Iaculli, direttore Oftalmologia Ospedale Riuniti di Foggia, che hanno dato il benvenuto ai congressisti e introdotto i lavori. È intervenuto, poi, il professor Maurizio Martino, responsabile CdL in ottica e optometria Università del Salento, che ha portato i saluti del suo Ateneo e ribadito l’importanza della ricerca in campo ottico e oftalmologico.

Sul palco c’era anche il presidente nazionale di Federottica, Andrea Afragoli. «È stata una piacevole giornata di incontro e aggiornamento. Durante il mio intervento – spiega il presidente – ho raccontato, in chiave storica, il motivo per cui l’ottico “fornisce e prescrive”, occupandosi sia di refrazione sia di fornitura. Questa nostra specificità nasce da secoli di consumata abitudine. Passando all’attualità, ho accennato all’incontro del “tavolo con gli oculisti” che c’è stato a Milano giovedì scorso. È un tentativo di riapertura del dialogo, di maggiore comprensione e, di conseguenza, di positive sensazioni sul futuro e su quello che si potrà fare, insieme, per tentare di riallacciare rapporti che, purtroppo, da troppo tempo sono frenati».

Nel corso della giornata si sono alternate relazioni di diverse professionalità, che hanno portato contributi molto interessanti con diversi punti di vista che non si sono sovrapposti.

Per la classe medica ci sono stati diversi interventi, a partire da Cristiana Iaculli, direttore Oftalmologia Ospedale Riuniti di Foggia, che ha fatto una introduzione al convegno, a Massimiliano Serafino, direttore Uoc Oculistica Istituto Gaslini di Genova, che si è collegato in video per parlare di “valutazione medica in età pediatrica”, a Ermete Giancipoli, medico oculista, che ha relazionato su “l’uso delle lenti Iol di tipo accomodativo, presentandone vantaggi e limiti”, a Marco Loiodice, medico oculista, che ha portato un contributo sulla “gestione della progressione miopica: dalle false credenze alle prospettive future”, fino a Danilo Mazzacane, vicepresidente Cdv Onlus, che insieme ad Arianna Ieva, executive assistant di Cdv, ha ricordato gli screening fatti in Puglia, organizzati da Cdv in collaborazione con Federottica Bari Bat, che hanno visto insieme ottici optometristi e oculisti. 

Molto seguite, naturalmente, le relazioni degli ottici optometristi, aperte da Giancarlo Montani, docente al CdL in ottica e optometria Università del Salento, che ha trattato la “prescrizione della lente positiva”, seguito da Stefano Lorè,docente al CdL in ottica e optometria dell’Università degli studi di Roma e coordinatore CdL dell’Università di Perugia, che è intervenuto sul tema “LaC in età pediatrica e in adolescenza”, per finire con l’ottico optometrista e vicepresidente di Federottica, Domenico Brigida.
«Col mio intervento – commenta Brigida – ho cercato di spiegare come noi ottici optometristi ci occupiamo di vicino, di medio, di intermedio, perdendo di vista, alcune volte, le origini, e cioè che vanno “calcolate” ad ogni soggetto le lenti più corrette, scegliendo con cognizione di causa, quanta addizione positiva dare per la media e/o vicina distanza. Purtroppo, nella pratica quotidiana l’ampiezza dell’accomodazione spesso non viene misurata, avvalendosi solo del dato anagrafico non più sufficiente a definire la giusta correzione».

Trait d’union tra categorie la partecipazione di Anna Lucia Lauria, ortottista e assistente in oftalmologia, nonché figlia di un ottico, che ha parlato delle possibili “sinergie tra le diverse figure”, mentre Mariangela Palmisano Anna Poggianella, entrambe ottico optometrista, hanno illustrato le attività in Puglia che riguardano il progetto Bimbovisione di Federottica-Adoo.
Durante l’evento, come ogni anno, sono state consegnate due targhe di riconoscimento per l’impegno profuso nel proprio ambito professionale: la prima alla professoressa Cristiana Iaculli, e la seconda a Francesco Sorrento, che è stato per diversi anni presidente di Federottica Bari e attualmente è il coordinatore regionale; un professionista che ha speso una vita per l’associazionismo e Federottica in particolare.

Massimiliano Lanzafame

UM 05/29/2023