REGOLAMENTO INTERNO di interpretazione autentica e di attuazione dello Statuto della Federottica (approvato con deliberazione del Consiglio Nazionale della Federottica del 17 febbraio 2013)
Premessa. Il presente Regolamento interno, di interpretazione autentica e di attuazione dello Statuto della Federottica, in quanto previsto in più disposizioni dello Statuto, ha la funzione di disciplinare e chiarire alcune delle problematiche che si sono concretamente verificate negli anni come naturalmente collegate o scaturenti dalla formulazione, in alcune parti troppo sintetica o di ambigua interpretazione, delle norme statutarie.
Peraltro, il Regolamento non deve intendersi se non come strumento di chiarimento e di verifica scritta di una prassi che consenta allo Statuto della Associazione Federativa degli Ottici Optometristi di resistere agli acciacchi del tempo. Nello Statuto Federottica, il Regolamento (o meglio, i Regolamenti interni) è (sono) menzionato (i) agli articoli 3.1 lett.q); 4.4, 4.6 e 4.7; 5.1 lett.d); 12.7; 13,2, lett. l; 15.1; 18.2. Ciononostante (a parte la puntualizzazione dell’art. 13,1, lett.l), secondo cui è compito del Consiglio Direttivo predisporre – quindi proporre e votare – i regolamenti interni) non esiste norma che precisi quale sia la materia specifica oggetto del Regolamento. Le norme richiamate, di massima, fanno riferimento all’osservanza da parte dell’associato delle norme statutarie e dei regolamenti interni.
Si ripete che sembra utile ipotizzare il Regolamento come strumento di interpretazione e chiarimento di quelle materie che hanno dato luogo e potrebbero dare luogo a contrasti interpretativi non privi di conseguenze di ordine politico-gestionale, o che l’esperienza propone di evidenziare come strumentali alla realizzazione di procedure di funzionamento di alcuni organi interni (per esempio, la procedura del procedimento disciplinare, da parte del Collegio dei probiviri).