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Dati Anfao primo trimestre 2022: positivi per le esportazioni

Si è tenuta ieri l’Assemblea Anfao 2022, importante opportunità per fare il punto sul settore dell’occhialeria e sul contesto economico. Previsione di crescita dell’export del 10% per il 2022 sull’anno precedente.

Oltre alla presentazione dei dati relativi al primo trimestre 2022, nella parte pubblica dell’Assemblea Anfao è stato presentato il nuovo progetto di certificazione di sostenibilità e sugli impatti dell’attuale crisi energetica nel contesto europeo e delle sue ricadute sul settore dell’occhialeria. A parlarne, oltre al presidente Anfao Giovanni Vitaloni, anche Massimo Beccarello, professore associato di Economia dei settori produttivi presso la Facoltà di Economia Università Milano-Bicocca e senior advisor per la transizione energetica per Confindustria, e Nicola Moro dello Studio Fieschi.

I dati di Anfao

Il primo trimestre 2022 è stato positivo per il settore dell’occhialeria italiana, soprattutto in relazione alle esportazioni: i dati Anfao riferiti al periodo gennaio-marzo segnano +32.3% rispetto allo stesso periodo del 2019 e +35.3% rispetto al 2021.  Le attese per i prossimi mesi sono di una crescita costante, dell’export, della produzione, del mercato interno e degli addetti impiegati nel settore.

Il 2021 si era già concluso con il segno “più”, riportando il comparto ai livelli pre-covid. Grazie alla sua forte propensione internazionale, l’occhialeria è stata tra i settori che meglio hanno saputo reagire l’anno passato alla pandemia. La produzione dell’occhialeria italiana nel 2021 è stata di 4,17 miliardi di euro, in crescita del 35% rispetto al 2020, e le esportazioni sono cresciute del 39,9% rispetto all’anno precedente, superando di poco i 4 miliardi di euro.

Il contesto

Il 2022 si è aperto con il conflitto in Ucraina dello scorso febbraio, che ha cambiato improvvisamente le prospettive globali, già segnate dall’incertezza legata alle nuove varianti del virus Covid-19.
A livello generale la Russia non è e non è mai stata un mercato “core” per l’occhialeria italiana (in valore pesa meno dell’1% in termini di export). Il contraccolpo più grande a livello settoriale, sul dettaglio, si avrà in termini di diminuzione degli acquisti da parte dei russi nel nostro Paese e nei paesi europei. Dal punto di vista interno, la guerra in Ucraina potrebbe aprire una nuova fase critica anche per l’economia italiana.

Al momento i dati sull’occhialeria sono ancora positivi, soprattutto per le esportazioni.
«Il nostro settore sta reggendo bene il contraccolpo dovuto al conflitto mondiale, che si sta portando dietro tutte le criticità che conosciamo: crisi energetica, inflazione, rincari delle materie prime ecc.  – dichiara il presidente Anfao Giovanni Vitaloni –. Le previsioni che avevamo fatto per questa prima parte dell’anno si stanno confermando in linea, cosa che infonde ottimismo nelle aziende e in tutto il comparto. La vivacità delle fiere e degli eventi, come abbiamo visto all’ultima edizione di Mido, dimostrano che gli operatori sono motivati dalla volontà di fare business e questo è fondamentale per mantenere vivo e sano il settore e tutta la filiera. Nonostante fino ad oggi i dati siano positivi la situazione va monitorata in modo costante per via del complesso contesto internazionale».

«I prezzi hanno avuto un’escalation senza precedenti – dichiara il professore Massimo Beccarello – che si è ulteriormente rafforzata negli ultimi mesi a partire dallo scoppio del conflitto in Ucraina. Le borse elettriche europee stanno scontando lo stesso trend. La gestione del rischio prezzo è molto complessa, i mercati registrano una fortissima volatilità con livelli di prezzo tra quattro/cinque volte superiori a inizio 2021. Emergono sempre di più criticità di filiera, non solo delle singole imprese. Come Confindustria stiamo agendo per chiedere misure congiunturali e strutturali da inserire nei provvedimenti del governo per gestire l’emergenza energetica».

Per leggere la nota completa con la presentazione dei dati clicca sull’allegato.

UM 05/29/2023