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A Matera il lancio del progetto: “Miopia? No grazie”

In occasione del 47° Congresso Adoo, che si tiene in presenza, dal 21 al 23 maggio 2022, presso l’Hotel MH di Matera, Luigi Seclì presenta il progetto scientifico “Miopia? No grazie”, finalizzato allo studio e prevenzione della progressione miopica nei bambini dagli 8 ai 14 anni, promosso da Adoo e corso di laurea in ottica e optometria dell’Università del Salento.

La miopia oramai è diventata il problema visivo più diffuso a livello mondiale nei paesi ad alto sviluppo tecnologico. Questo difetto visivo coinvolge miliardi di persone, con conseguenze sanitarie sociali ed economiche rilevanti. La prospettiva a lungo termine è ancora più negativa, visto che nelle miopie elevate si possono associare problematiche ancora più complesse.

Parte da questi presupposti il nuovo progetto di ricerca coordinato da Luigi Seclì, ottico optometrista e docente del CdL in ottica e optometria dell’Università del Salento. «Riteniamo molto importante fare questa tipo di ricerca sulla miopia, come ottici optometristi – spiega Seclì a Federottica.org – perché in Italia non abbiamo ancora dati di questa natura. Quel poco che è stato pubblicato arriva dal Sud-Est asiatico o dagli Stati Uniti, luoghi con abitudini e condizioni genetiche differenti. Lo studio alla fine ci permetterà di avere un quadro italiano della situazione e, speriamo, di allargarlo ad altri paesi per dargli un respiro internazionale».

Cosa presentate al 47° Congresso Adoo di Matera?

«Domenica 21 maggio presentiamo in anteprima il progetto “Nuovo protocollo optometrico per la conduzione della ricerca sulla miopia denominata: Miopia? no grazie”; mentre lunedì 22 è in programma il corso dedicato ai colleghi interessati ad aderire al progetto, in cui si spiega l’esecuzione del protocollo stesso e vengono fornite le regole/condizioni da seguire, che devono essere rigorosamente scientifiche. Questo progetto vuole coinvolgere in primo luogo i colleghi ottici optometristi e i bambini delle scuole primarie (quarta e quinta) e medie, per verificare la bontà o meno di mirate azioni di prevenzione contro la progressione miopica. Seguire il corso al Congresso Adoo diventa fondamentale se un ottico optometrista desidera partecipare in maniera fattiva e avere informazioni in diretta da me».

Entrando più nello specifico, si può anticipare qualcosa relativamente alla ricerca?

«La ricerca mette alla prova diversi aspetti che vengono citati solo in pochi studi a livello mondiale sulla miopia. Viene affrontato il tema della prevenzione, che conosciamo sotto forma di postura, illuminazione, alimentazione, ecc. Dal punto di vista scientifico, c’è l’opportunità di poter scindere le diverse tipologie di miopi, per fornire compensazioni più adeguate a contrastare la progressione miopica. È una ricerca che si fa con questionari validati dal Comitato etico scientifico dell’Università del Salento e dall’Adoo. L’intenzione, poi, è quella di sollecitare anche le istituzioni sul territorio, per farne un progetto su larga scala in modo da dare allo studio un respiro nazionale».

Dal punto di vista metodologico come si procede?

«Lo studio prevede il monitoraggio degli stessi bambini per tre anni consecutivi. Ogni sei mesi-un anno si effettuano dei controlli per valutare l’evoluzione nel tempo della miopia. Ai genitori si consegnano dei questionari da compilare, che costituiscono parte integrante della ricerca.

Per avvalorare la scientificità del lavoro è prevista una modalità a test/controllo. Sappiamo che ci sono genitori più sensibili, che vogliono approcciarsi al rallentamento della progressione miopica e altri a cui importa meno. Per cui, una volta effettuate le analisi visive funzionali e descritte le procedure pensate per rallentare la progressione miopica, il campione è diviso naturalmente in soggetti che non effettuano azione di rallentamento (solo questionario) e chi adotta soluzioni per il rallentamento della progressione miopica, esclusi naturalmente i trattamenti medici che non sono di nostra competenza».

In allegato l’intervista integrale a Luigi Seclì pubblicata sul n 751-2022 di Ottica Italiana magazine

(Prima pubblicazione 19 aprile 2022- aggiornato il 17 maggio 2022)

UM 05/17/2022